
E poi scopri che quello che hai sempre guardato come il tuo eroe, il modello da imitare e anche un po’ da combattere – perché questo sono gli eroi/papà per le figlie – quello che hai sempre pensato esempio di rigore, onestà, correttezza, ecco, quello un po’ eroe lo era per davvero, ma nel senso vero del termine… lo scopri attraverso le parole commosse e spezzate di un collega che arriva trafelato per l’ultimo saluto e la prima cosa che ti dice è “io a questo qua devo la vita, lui lo sa, gli devo la vita”…

Lo
ascolto, guardo gli occhi lucidi, sento le parole. E cresce ancora
l’orgoglio. Quello, quello lì è stato – E’ - il mio papà. E
mi sento felice di essere riuscita a rintracciare chi ha fatto parte
di quel pezzo di vita di papà che noi figlie conoscevamo solo per
racconti frammentari, a volte raccontati ridendo a volte un po’
romanzati. Anni che sono stati importanti per papà, lo sappiamo, e
sono stati importanti per chi era con lui in quel posto di lavoro che era qualcosa di più di uno stipendio da portare a casa, era orgoglio di
appartenere ad una “squadra” capace di far volare l’Italia.
Felice di aver ritrovato un pezzo di quegli anni, piccolo lo so
perché non c’è stato il tempo che pensavamo di avere, e di aver
ricevuto, inaspettato, il dono di quel ricordo che mi ha riportato il
mio papà EROE.

Ciao
papà, ciao mio eroe, ciao nonno meraviglioso capace di trasmettere
un patrimonio di amore che, te lo giuriamo, non andrà disperso.
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