giovedì 15 novembre 2018

RIECCOCI!


Qualcuno dice che è mio pregio, forse però è anche un difetto: quando scrivo non riesco a non mettere un pezzetto di me in ogni singola parola, non riesco a nascondermi dietro schermi o arzigogoli fuorvianti. Nei miei pezzi, nei miei racconti, nelle storie e nelle fiabe che nascono da una zona ancora inesplorata del mio essere, ci sono sempre io. E anche questa volta non posso evitare, consapevole che potrebbe anche apparire piaggeria, furbizia o peggio “trovata pubblicitaria”, di tirar fuori l’emozione che mi sale pensando all’appuntamento del 18 novembre.
Chi mi conosce lo sa, questo non è un periodo bello per me e per la mia famiglia, ma portare “Donne a Perdere” a San Giuliano, e in una sala che evoca ricordi e sensazioni importanti, è una sorta di medicina che aiuta, un balsamo – scontato lo so, ma l’immagine è quella che più rende l’idea – capace di attenuare, seppur lievemente, il dolore che abbiamo dentro.
Il motivo è presto detto: con San Giuliano “Donne a Perdere” ha un legame particolare: nel 2012, in occasione di una delle prime iniziative organizzate per il 25 novembre, l’allora assessorato ai servizi alla persona mi chiese di partecipare, con i miei racconti, a “Chiedi a me”, pomeriggio di incontro, riflessione e confronto che ricordo con piacere ed emozione. Donne a Perdere, quindi, un pochino torna a casa…
Ed essere ospitate nella sala dedicata a Mario Tapia, ecco, anche questo è fonte di grande emozione, perché Mario, artista, pittore, divulgatore, era un amico con il quale la mia famiglia ha condiviso tanti momenti importanti, e che tornava spesso nelle parole e nei ricordi di mamma e papà.
Ecco, si, arrivare a San Giuliano con questa mostra, cui io e Carla crediamo davvero molto, ha per me un valore immenso. Ripeto, potrebbe sembrare piaggeria ma credetemi, non è così… sarà un’occasione speciale, e la messa alla prova di un progetto in cui abbiamo investito una parte importante del nostro essere donne che condividono il sogno di lasciare almeno un piccolo segno in una battaglia, quella contro la violenza, che riteniamo fondamentale.
Quindi lasciatemelo dire, anche se può apparire come furbo tentativo di promuovere un evento: grazie a San Giuliano, e grazie a chi ha saputo cogliere il senso di “Donne a Perdere”. E vi aspettiamo dalle 17 di domenica 18 novembre.


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