martedì 12 maggio 2015

DOTTOR DENTONE

Credo sia giunto il momento di raccontare la storia di Dottor Dentone, che ne dite? Sapete, no?, quel mago che si occupa del Paese Dentino… Ecco, si lui. La storia che vi voglio raccontare inizia però quanto Dentone ancora non era Dottore, e a dir la verità neanche Dentone… cioè, sì, si chiamava già Dentone, è proprio il suo nome, ma lui era ben diverso da quello che è oggi. Era un ragazzino piccolo piccolo e magro magro. Uno scricciolo, che proprio di diventare mago nemmeno ci pensava… e questa storia racconta di quando quell’idea gli balenò in mente.
Ecco, tutto successe un giorno qualsiasi. Dentone, che di nome fa Simone (questa non la sapevate, eh?) era impegnatissimo con i compiti di scuola. Lui e la sua amica Martina dovevano risolvere problemi su problemi, per la maestra di matematica, e studiare una pagina difficile, che parlava di una cosa complicata e un po’ misteriosa che si chiama “analisi logica”… si insomma, un pomeriggio di quelli che ti vien voglia di scappare in giardino per una bella partita a pallone… Simone e Martina, però, sapevano anche che i compiti andavano fatti, e così si impegnavano… tanto per consolarsi, però, ogni tanto sgranocchiavano cose dolci… che con un cioccolatino o pezzetto di torrone anche matematica e italiano diventano sopportabili!
Insomma, tutti concentrati sui quaderni, ogni tanto allungavano la mano verso un sacchetto pieno di cose buone. E il fatto successe proprio così… Martina afferrò un pezzetto di torroncino, di quelli tutti pieni di nocciole e mandorle, dolce e appetitoso. Senza staccare gli occhi dal libro sul quale stava leggendo di una cosa che si chiama “complemento oggetto”, infilò il torroncino in bocca e sgranocchiò… solo che, ahiaaaaa! Quel torroncino era davvero duro, e un pezzetto (ovviamente, lo sapete, inspirato da quel diavolo di Folletto Carietto che non perde occasione per fare dispetti cattivi) si era infilato dolorosamente tra due dentini… Martina sentì un dolore fortissimo, tanto forte da farle venire le lacrime agli occhi. “Aiuto – strillava – che mi è successo? Che male, che male, mammaaaa…”
Simone sul momento restò a guardare a bocca aperta… proprio non capiva cosa stava succedendo… Martina, la sua carissima amica Martina (mamma mia, si, lo avete capito, Simone era proprio un po’ innamorato di quella compagna tanto simpatica e carina!) stava soffrendo, piangeva e si disperava, e lui non sapeva cosa fare.
Poi successe una cosa strana. Simone sentì una specie di scossa, un pizzicorino alla base del collo… vi è mai capitato, quando all’improvviso capite qualcosa che fino ad un istante prima pensavate proprio di non sapere? Ecco, a lui successe in quel momento, e partì in quarta, senza pensare. Corse un bagno dove la mamma teneva tutta la sua scorta di trucchi, creme, profumi e strumenti vari… Senza la minima esitazione, Simone afferrò una pinzetta, poi tornò da Martina e delicatamente le afferrò il mento. “Su, apri la bocca – disse gentile ma assolutamente deciso – fammi vedere…”
E come guidato da una specie di magia che ancora non capiva, Simone vide il pezzetto di torrone incastrato tra due denti. Con la pinzetta, lo afferrò e con un colpo secco – un po’ come quando si leva un dentino che balla… - lo strappò fuori. Martina, ancora con le lacrime agli occhi, lo guardò incredula. “Cosa hai fatto? – sussurrò stupitissima – non sento più niente… non c’è più il dolore…”
E felicissima… diede un bacio a Simone! Che, rosso come un papavero, all’improvviso capì… era quello che voleva fare… avrebbe studiato e studiato quella magia che serve a togliere il dolore in quel posto un po’ strano e misterioso, ma tanto affascinante, che è appunto il Paese Dentino.

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Sogni di carta diBarbara Sanaldi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.

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