lunedì 25 maggio 2015

GIOACHINO


Questa volta vi voglio raccontare la storia di Gioachino, un bimbetto come tanti che però non andava molto d’accordo con Dottor Dentone e ogni volta che lo incontrava erano strilli e strepiti. “Porta via quel brutto muso da qua – urlava – non mi piaci, non mi piaci per niente e non mi piace la tua magia!”
Dentone ci provava, a farlo ragionare, ma Gioachino non sentiva ragioni, e a nulla servivano quelle promesse che di solito mamme e papà si lasciano scappare per calmare i ragazzini, promesse tipo “dopo ti aspetta un gelato gigante” o “se davvero ti piace tanto quella macchinina, fai il bravo e vedrai che arriva”…
Insomma, Gioachino non si lasciava corrompere con niente, Dottor Dentone proprio non lo voleva vedere e teneva chiuso il suo Paese Dentino che sembrava ci avesse messo una serratura di sicurezza!
Ecco, avete capito il tipo, no? Tanto fece e tanto strillò, che alla fine i giorni passarono senza che Dentone potesse controllare cosa stava succedendo (sapete quanto ne era felice Folletto Carietto? Provate un po’ ad immaginare! Un po’ come quando la maestra promette note e compiti, e poi si dimentica!).
E così, per non farla troppo lunga, arriviamo al momento cruciale, a quando cioè Gioachino si accorse che far la guerra a Dottor Dentone non era stata proprio una gran bella idea. Come se ne accorse? Beh, a dir la verità a capire che nel Paese Dentino stava succedendo qualcosa di un po’ strano era stata Linguetta Stretta, ve la ricordate, no? Lei se ne stava lì, tranquilla e beata a guardarsi attorno, giocando a “tocco te, no tocco te” (gioco un po’ stupidino, ma Linguetta Stretta si diverte così!) quando all’improvviso invece della famiglia Incisivi si trovò davanti i signori Incisivoni… o bella, si disse, “da dove arrivano?”. E tocca un po’ più in là… Immaginatevi la faccia di Linguetta Stretta che dopo aver salutato i signori Incisivoni, si ritrovò a toccare anche la famiglia Incisivi!
“Ohi ohi – si disse – ma dove sono finita? Senza dirmi niente mi hanno mandato nel Paese Dentino del signor Gino Pescecane?”
Già, quello a dir la verità era il sogno più brutto di Linguetta Stretta: svegliarsi un giorno in un Paese Dentino di quel gran cattivo del signor squalo, con tutti quei denti in fila, acqua da tutte le parti, e un gran lavorare in continuazione!!! Linguetta Stretta, a quel punto, cacciò uno strillo, e Gioachino spalancò gli occhi… urlando a sua volta corse a chiamare la mamma. “Che succede adesso? Mamma, cos’è questa roba?”
La mamma, per fortuna, non si spaventò più di tanto, e riuscì a convincere Gioachino che a quel punto proprio non si poteva fare a meno di Dottor Dentone. Che, quando vide Incisivi e Incisivoni, non perse tempo. Tutta la magia che aveva studiato gli aveva anche insegnato che nel Paese Dentino a volte capita che qualche signor dente dispettoso decida di fare un scherzetto… “io non mi sposto, tu arrangiati come puoi”… è quello che dicono alcuni.
Dottor Dentone allora chiamò a raccolta il suo potere. Gioachino, troppo preoccupato per mettersi a strillare, restò a guardare mentre Simone Dentone afferrava Carolina Pinzina, un’aiutante preziosa, un po’ bruttina ma in fondo gentile e delicata. Dentone pronunciò una delle sue formule magiche, e Carolina prese Incisivi e li spostò. “Ecco fatto, signori Incisivoni – disse poi – potete andare al vostro posto”. Cosa che, neanche a dirlo, fecero con un gran sospiro. E Linguetta Stretta, con sollievo, si accorse che non era nel Paese Dentino di Gino Pescecane, ma sempre il quello di Gioachino. Che, da quel giorno, scoprì che era meglio, molto meglio, non far la guerra a Dentone!

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