mercoledì 28 aprile 2010

Cappuccetto Viola

Due scoiattoli, un cerbiatto e tre passerotti spalancarono gli occhi increduli: una scena così, nel bosco, non si era mai vista! Il lupo, grande, forte e cattivo, correva disperato, la lingua a penzoloni e gli occhi spiritati. Urlando "AIUTOOOOOOOOO" a tutto spiano!
E balzellon balzelloni, dietro di lui, arrivava Cappuccetto Viola, bimba assai carina ma un po' stranina! "Lupo lupettooooo…. Dai non scappare, vieni qui che ti do un bacetto…." Il lupo cattivo non sapeva più come fare! Quella bimba, che viveva con la nonna in una casetta spersa in mezzo il bosco e che ogni giorno si inventava qualche nuovo scherzo, adesso voleva sbaciucchiarlo: "No, no, no - urlava il lupo - non scherziamo dai, io sono un lupo cattivo, non un peluchetto da stropicciare!"
Ma Cappuccetto Viola proprio non ne voleva sapere, e senza dar segno di stanchezza continuava l'inseguimento. A un certo punto il lupo, ormai senza fiato e con la lingua che gli arrivava quasi alle ginocchia, inciampò. Un capitombolo senza fine!!! Cappuccetto Viola, in un baleno, gli fu addosso, decisa a prendersi quel bacetto che sognava….
Per fortuna - del lupo - in quell'istante arrivò come una furia la nonna, che forse avvertita dagli animali del bosco era uscita in un lampo, senza neanche cambiarsi! La nonna, in camicia da notte e cuffietta sulla testa, afferrò Cappuccetto Viola per la collottola. "Ehi, che diavolo stai combinando?". Cappuccetto Viola brontolò un "ma dai nonna, solo un bacetto…" ma, con la nonna che la teneva stretta stretta quasi non riusciva a parlare. Il lupo, nel frattempo, si guardava attorno frenetico, come a cercar via di scampo. "Lupaccio puzzolente che non sei altro - disse la nonna - che aspetti ad andartene? E cerca di non farti più vedere, che proprio non abbiamo bisogno di un lupaccio antipatico e sporco come te!". Il lupo non se lo fece ripetere due volte e, tra le risate degli animaletti del bosco che erano arrivati a frotte per guardarsi lo spettacolo, si infilò in un cespuglio e scappò lontano.
Cappuccetto Viola, nel frattempo, cercava una scusa per la nonna…. "Allora, birbantella, mi spieghi che stavi facendo?"…
"Ehhhh nonna - bofonchiò la ragazzina - ma dai, mi sembrava così carino…."
"Il lupo? Ma sei pazza? No, mi sa di no - disse la nonna, con un improvviso sospetto - vieni qui un attimo…. Ma che hai fatto!"
"Ma dai nonna - cercò di spiegare Cappuccetto Viola - niente, giuro…." Ma a poco a poco la storia venne fuori: quella birbante di Cappuccetto aveva…. Bevuto vino!!!! Con un amichetto era andata al bar, e i due monelli avevano assaggiato un bicchier di vino con il risultato che Cappuccetto si era ubriacata!!!! Ecco spiegato l'improvviso amore per un lupo sporco e puzzolente! Per fortuna la nonna sapeva cosa fare, trascinò Cappuccetto Viola a casa, le fece un bel bagno e le diede un bicchierone di camomilla prima di cacciarla a nanna. La mattina dopo, Cappuccetto si svegliò con un gran mal di testa e la vergogna per quell'inseguimento che aveva fatto ridere tutto il bosco: "ahi ahi - si disse la bambina - mi sa che per assaggiare di nuovo il vino sarà meglio aspettare di esser grande!". E per fortuna, la nonna aveva preparato un gran bicchiere di succo di frutta: "così almeno - disse ridendo la nonna - non andrai a cercar di baciare lupi in giro per il bosco!"

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Sogni di carta diBarbara Sanaldi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.

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