domenica 4 aprile 2010

Stella e il drago

Tanto tempo fa, in un paese lontano lontano, viveva una principessa di nome Stella. Era una giovane donna bella e brava, obbediente e molto amata dal papà re e dalla mamma regina. La famiglia reale viveva in un paese tranquillo, dove tutti stavano bene ed erano felici. Un brutto giorno però un grosso drago arrivò in quel paese. Sputacchiando fuoco e fiamme, incendiò case e stalle, bruciò i campi dove il grano stava maturando, spaventò uomini, donne, mucche, pecore e galline. La gente cominciò ad aver fame, le mucche non facevano più latte, le galline le uova, e campi e orti erano ormai bruciati. La gente corse così dal re per chiedere aiuto, e il re, preoccupato per quello che quel grosso e brutto drago stava facendo al suo popolo, decise di chiedere aiuto a tutti i cavalieri del regno. "Scacciate il drago - esclamò così - e chiunque ci riuscirà avrà in premio un baule di gioielli e in più la mano di mia figlia Stella".
Il re pensava così di invogliare i cavalieri, anche perché Stella, oltre che principessa, era davvero bella. Ma a Stella la decisione del papà proprio non piacque. "Ma come - pensò furibonda - dice sempre che io sono la sua preferita, che sono speciale, e adesso mi tratta come un pacchetto qualsiasi, un gioiellino da regalare senza troppo preoccuparsi…." Stella, arrabbiatissima, cominciò a pensare a come reagire. Nel frattempo, da tutto il paese arrivarono cavalieri decisi a sconfiggere il drago e a conquistare il premio. Solo che quel drago era davvero terribile. Con occhi di brace si guardava attorno e se appena appena si accorgeva che qualcuno intendeva attaccarlo, con uno gran sbuffo di fuoco lo bruciacchiava.
E così, uno dopo l'altro, tutti i cavalieri del regno finirono con l'armatura arrostita e l'orgoglio sotto i tacchi. Intanto, Stella, pensa che ti ripensa, aveva trovato quella che pensava potesse essere la soluzione. Quel drago le sembrava arrabbiatissimo, "forse perché si sente solo" aveva pensato. E facendo domande qua e là aveva scoperto che nel paese vicino viveva una draghessa, anche lei da sola ma con un carattere molto più amabile. "E se si incontrassero….?" Si chiese Stella. E così, indossata un'armatura che le nascondeva anche il volto e i lunghi capelli, Stella si presentò al papà. "Sire - disse, facendo il vocione da maschio - ci proverò io a scacciare quel drago". "Prode cavaliere misterioso - rispose il re, che non l'aveva riconosciuta - sei la nostra ultima speranza. Ti auguro buona fortuna".
Stella partì, ma invece di andare diretta alla tana del drago andò a cercare la draghessa, che la accolse un po' diffidente, ma disposta ad ascoltare. E quando Stella le spiegò che non lontano da lì c'era un drago solitario, la draghessa decise di seguirla. Le due arrivarono così alla tana del drago, e la draghessa, furba come tutte le draghesse, cominciò a fischiettare. Il drago, sempre arrabbiato, mise il muso fuori dalla tana e…. sbeng!!!!! Quando vide la draghessa si illuminò di colpo. Un vero colpo di fulmine! Il drago decise così di conquistare la splendida draghessa, e cominciò, come fanno tutti i draghi, a pavoneggiarsi tutto tronfio. La draghessa per un po' finse di non accorgersene, poi gli fece un occhiolino che quasi fece cadere il drago per la felicità. Poi, strusciandosi naso contro naso, gli sussurrò: "ma sai che sei proprio carino? Perché non vieni con me, la mia tana è grande e accogliente, e lì vicino non vive nessuno così nessuno ci darà fastidio…."
Il drago non se lo fece ripetere due volte e, spiegate le grandi ali, spiccò il volo fianco a fianco con la draghessa. Stella rimase a guardarli finchè non sparirono all'orizzonte, e a quel punto tornò a casa, dal papà re. "Sire, tutto fatto - disse sempre con il vocione - il drago se ne è andato e non tornerà mai più". "Prode cavaliere - rispose il re - vi saremo eternamente grati". E porse al cavaliere, che poi era Stella, il baule colmo di gioielli. Poi si guardò attorno stupito. "E mia figlia dove si è cacciata adesso? Da giorni non la vedo, ma lo sapeva che doveva restare qua".
A quel punto il cavaliere-Stella si tolse l'elmo. "Eccomi padre - esclamò, questa volta con la sua vera voce - e adesso voglio proprio vedere come mi costringerete a sposarmi da sola!!!!". Poi, sempre arrabbiatissima, Stella prese il baule e se ne andò nel paese della draghessa. "Qui almeno nessuno mi tratterà come un pacchetto" disse.
Dopo qualche tempo, Stella conobbe un bel giovane, si innamorò e se lo sposò. Poi tornò al castello dal papà re e dalla mamma regina che, pentiti e addolorati, la abbracciarono forte forte. Stella e il suo sposo rimasero allora al castello, ebbero tanti bimbi e a tutti raccontarono la storia della loro mamma che sconfisse un drago, ma senza armi e solo con l'amore.

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